La Legge quadro 266/1991 sul volontariato sancì in modo inequivocabile l’obbligo per gli Enti del Terzo Settore di assicurare i propri aderenti contro gli infortuni e le malattie connesse allo svolgimento dell’attività di volontariato, oltre che garantire la responsabilità civile per i danni causati a terzi nell’esercizio dell’attività. La mancanza di seri studi di settore e l’assenza di impianti tecnico-giuridici faceva sì che le offerte del mercato assicurativo fossero spesso inadeguate a garantire l’alto valore umano e professionale impegnato nell’attività di volontariato. Allo stesso modo la politica dei prezzi non traduceva in premi equi le prestazioni garantite.
Dal 1996 la CAVARRETTA ASSICURAZIONI s.r.l. ha realizzato un nuovo prodotto assicurativo, agile e liquido, adattabile ad ogni esigenza degli Enti del Terzo Settore che, rompendo la staticità delle norme, desse risposte vere e certe ai rischi “in fieri” dei volontari. Questo contenitore assicurativo ha tutti i diritti di chiamarsi Polizza Unica del Volontariato sia per la congruità e la completezza delle garanzie prestate che per i prezzi praticati.
Dal 2013 la Polizza Unica per il Volontariato ha realizzato una Convenzione con il CSVNet (Coordinamento Nazionale dei Centri del Volontariato) per consentire ai Centri di Servizio/Ente del Terzo Settore di assicurare, con uniformità di costi e garanzie su tutto il territorio nazionale, i propri aderenti.
A differenza del diritto assicurativo di origine anglosassone (partendo dai LLOYD’S) dove, salvo alcune esclusioni citate in polizza, i restanti rischi sono compresi in garanzia di polizza, noi proveniamo dal diritto romano, dove una garanzia se espressamente citata è prestata, se esclusa non è prestata, se non è scritta non esiste.
Vi invito quindi a leggere le definizioni contenute nelle vostre polizze, più sono ampie e comprensive e più la polizza offrirà un raggio d’azione ampio di coperture, contrariamente più sono selettive ed esclusive, più possono dar addito ad esclusioni.